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La maschera di Sileno - Foto di Museo Archeologico di Gela, Sicilia - Tripadvisor

 

testa di sileno da gela

 

Gela (AFI: /ˈʤɛla/[4]; “Terranova di Sicilia” fino al 1927[5]) è un comune italiano di 70 832 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Caltanissetta in Sicilia.

La città, da cui prende nome la vasta pianura circostante e l’ampio golfo su cui si affaccia, è un importante centro agricolo, industriale e balneare. Ricca di testimonianze di quella che fu una delle più influenti póleis siceliote.

 

Auriga di Delfi, significato dell'opera | Elle Decor

particolare della testa della statua chiamata ”auriga di delfi” Rinvenuta negli scavi del santuario di Apollo a Delfi, faceva parte di una quadriga, commissionata da Polizelo (Polizelo di Dinomene), tiranno di Gela, forse per ricordare una vittoria ottenuta nella corsa coi carri, nel 478 o 474. Venne rinvenuta poiché sepolta da una caduta di massi dalle rupi Fedriadi nei pressi di dove era collocata.

 

Geografia fisica

Territorio

Vista di Gela dal pontile

Gela sorge lungo la costa meridionale della Sicilia. Il suo territorio è in parte pianeggiante e costituito dalla piana di Gela, la seconda della Sicilia per estensione[6], e in parte collinare. È compreso tra la fascia costiera meridionale e i territori di Butera, Mazzarino, Niscemi, Caltagirone ed Acate. La costa, bassa e sabbiosa, presenta a tratti delle pareti e rocce di formazione argillosa o calcarea sempre precedute dall’arenile. Il golfo di Gela, ampio e poco pronunziato, è il più vasto della Sicilia. Lungo la costa sono presenti tre formazioni collinari di un certo rilievo: quella su cui sorge la città storica, quasi completamente edificata, e quelle di Montelungo e di Manfria, solo parzialmente edificate.

 

Le monete della zecca di Gela - Gela Le radici del Futuro

tetradramma di gela

 

 

Storia

«Apparet Camerina procul, campique Geloi,
Immanisque Gela fluvii cognomine dicta.»

Il primo insediamento nell’area della città, un abitato con la relativa necropoli dell’Eneolitico iniziale, risale alla fine del V millennio a.C. Il nome attuale della città è storicamente legato a quello della colonia dorica fondata da navigatori provenienti da Lindo nel 688 a.C.[10][12] Tale avvenimento è stato riportato dallo storico ateniese Tucidide, il quale racconta (VI,4, 3-4) che furono i coloni greci, provenienti da Rodi e da Creta e guidati rispettivamente da Antifemo e Entimo, ad occupare lo spazio ‘’dove ora si trova la città che si chiama Lindioi e che per primo fu cinto da mura’’. Dal racconto di Tucidide, inoltre, emerge che la fondazione della colonia greca fu preceduta dall’arrivo di piccoli nuclei di rodii di Lindos come è testimoniato dalle scoperte archeologiche; presenza di ceramica protocorinzia di fabbrica rodia, nonché da altri reperti ceramici del protocorinzio antico. Erodoto (VIII,155) ricorda che Teline, antenato di Gelone, aveva ricondotto in patria alcuni cittadini della plebe geloa rifugiatisi, a seguito di controversie civili, nel sito di Maktorion, oggi identificato con il sito archeologico di Monte Bubbonia.

Nel 505 a.C. a Gela ebbe inizio la tirannide. Il primo tiranno di Gela fu Cleandro, figlio di Pantares. L’uccisione di Cleandro avvenuta nel 498 a.C. da parte del geloo Sabillo, segnò la salita al potere del fratello, Ippocrate. Sotto il suo governo Gela visse momenti di grande splendore economico e politico. Nell’ultimo decennio del V sec. i Cartaginesi, partiti da Agrigento, marciarono alla volta di Gela e la distrussero nel 405 a.C. con le milizie guidate da Imilcone.

La ricostruzione di Gela avvenne sotto la figura del condottiero corinzio Timoleonte, il quale vi insediò coloni dell’isola di Kos guidati da Gorgos. Gela visse un lungo periodo di pace.[13]

Scomparsa e dimenticata dopo la distruzione e la dispersione degli abitanti ad opera del tiranno di Akragas Finzia, la città rinacque nel 1233 per volontà di Federico II di Svevia che le diede il nome di Heraclea Terranova. Con l’Unità d’Italia la città assunse il nome di Terranova di Sicilia, che nel 1927 fu nuovamente mutato in quello, originario, di Gela.

Le sue coste furono teatro, durante la seconda guerra mondiale, nel luglio del 1943, dello sbarco in Sicilia della 7ª Armata americana. Tra il 10 e l’11 luglio la divisione tedesca “Hermann Goering” e quella italiana “Livorno” contrattaccarono gli americani nella piana di Gela, in quella che viene ricordata come la Battaglia di Gela.

Le numerose scoperte archeologiche, tra le quali quella delle fortificazioni greche di Capo Soprano avvenuta nel 1948 e quella dei giacimenti petroliferi, a partire dal 1956, con la successiva costruzione del Polo petrolchimico ENI, misero la città in una fase di espansione economica e demografica non scevra da gravi problemi ambientali.

Appartenente in epoca medievale all’Abbazia di Santa Maria di Terrana, e inclusa sin da epoca borbonica nella Provincia di Caltanissetta, con una delibera del consiglio comunale del settembre 2015 la città ha tentato di aderire alla Città metropolitana di Catania[14][15].

Origini del nome

Nel corso dei secoli, il centro abitato chiamato oggi Gela ha assunto varie denominazioni:[10]

  • Lindos: è il nome del primo insediamento coloniale risalente al VII secolo a.C.;
  • Gela (Γέλα): fu la denominazione che prese diversi decenni dopo. La città, distrutta per la prima volta nel 405 a.C. e ricostruita nel 339 a.C. da Timoleonte, fu definitivamente distrutta nel 282 a.C. Deriva dal nome indigeno del fiume Gela, che sfocia ad est e che significa probabilmente “vorticoso” o gelido. Gli abitanti erano chiamati geloi;
  • Massa Gela: uno degli appellativi attribuito dai romani alla zona dell’antica Gela;
  • Colonnario o (Città) Delle Colonne: nome dato alla località dagli Arabi perché caratterizzata dai ruderi dei templi;
  • Eraclea o Heraclea: nome medievale nella rifondazione del 1233 di Federico II di Svevia;
  • Terranova (Terra nuova): denominazione della città intorno al 1550;
  • Terranova di Sicilia: nel 1862 venne aggiunta la specificazione “di Sicilia” per differenziare questo dagli altri centri italiani col medesimo nome;
  • Gela: il toponimo restituitole nel 1927 per ricordare i fasti dell’antica città greca.

 

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Arula, Museo Archeologico di Gela

 

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