|it| Königsberg_Oblast’ di Kaliningrad (exclave russa tra Polonia e Lituania, di fronte alla Svezia)

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Oblast' di Kaliningrad – Bandiera

Oblast’ di Kaliningrad – Bandiera

 

 

Oblast’ di Kaliningrad.

 

 

 

Kaliningrad – Bandiera

Kaliningrad – Bandiera

 

 

 

 

L’oblast’ di Kaliningrad (in russo: Калининградская область?, traslitterato: Kaliningradskaja oblast’) è un’oblast’ della Russia con un’estensione di 15.125 km² e con una popolazione di 1.018.624 abitanti, comprendente un territorio pianeggiante e uniforme, exclave della Federazione russa tra la Lituania e la Polonia. Si affaccia sul mar Baltico ed è attraversato dai fiumi Pregolia e Neman. Con l’allargamento dell’Unione europea del 1º maggio 2004 confina interamente con Stati membri dell’Unione europea.

Storia

L’oblast’ di Kaliningrad comprende all’incirca il terzo settentrionale dell’antica regione storica tedesca della Prussia orientale (escluso il territorio di Memel, passato alla RSS Lituana nel 1945).

Quando nel corso della propria offensiva verso Berlino alla fine della seconda guerra mondiale cominciò a occupare la Prussia orientale, l’Armata Rossa trovò un territorio quasi completamente spopolato a causa della fuga della popolazione autoctona tedesca, che temeva rappresaglie ed episodi di pulizia etnica da parte dell’Armata Rossa. La regione, precedentemente abitata da tedeschi per la quasi totalità e con piccole minoranze lituane, in pochi giorni si era letteralmente svuotata. Ben presto le autorità sovietiche ribattezzarono dapprima la regione “oblast’ di Kenigsberg” (Kenigsbergskaja oblast), per poi introdurre la denominazione attuale in seguito alla nuova denominazione del capoluogo Königsberg in Kaliningrad. Circa 2 280 località non vennero più ripopolate e sono pertanto o scomparse o ridotte a cumuli di rovine, mentre le rimanenti 2 520 vennero ripopolate con persone provenienti da varie regioni dell’Unione Sovietica, in gran parte russi, e ribattezzate con nomi russi spesso senza alcuna correlazione con gli antichi toponimi originari, né tedeschi né lituani.

Vivono nell’oblast’ di Kaliningrad solo 8 340 tedeschi (lo 0,87% della popolazione), i quali hanno un proprio quotidiano in lingua tedesca, il Königsberger Express.

Le relazioni diplomatiche

 

 

Le relazioni con l’Unione europea

In seguito all’adesione della Polonia e della Lituania all’Unione europea, l’exclave russa di Kaliningrad è stata al centro di negoziazioni diplomatiche tra la Russia e l’Unione. In effetti, in virtù degli accordi di Schengen, le frontiere dell’exclave, da luglio 2003, sono diventate frontiere esterne dell’Unione europea, rendendo dunque difficili i collegamenti diretti da Kalinigrad verso il resto della Russia[3]. Entrambe le parti hanno interesse a trovare un accordo. Le autorità russe vedono questa regione come una parte del loro territorio isolata dal resto della Russia ed in difficoltà economiche legate al riassestamento seguito alla caduta dell’URSS. La Polonia e la Lituania per conto della comunità europea dovrebbero onerosamente monitorare i loro confini verso l’exclave. Un accordo è stato concluso nell’aprile 2004 tra la Russia e l’Unione europea, riguardante l’esenzione dai dazi doganali per i flussi in transito attraverso il territorio lituano[4]. Tale accordo permette di fatto un corridoio di collegamento di Kaliningrad con la Russia (via Bielorussia), mediante la rete stradale e quella ferroviaria lituana, che in Lituania ha lo stesso scartamento (scartamento largo di 1520 mm) dei territori bielorussi e russi.

Un accordo tra Russia e Polonia è stato firmato nel 2011 concernente la possibilità per tutti i residenti dell’oblast’ di muoversi senza necessità di visto in un’area frontaliera della Polonia nord-orientale (incluse le città di Danzica, Elbląg e Olsztyn). Reciprocamente, circa due milioni di polacchi hanno ottenuto libertà di circolazione nell’oblast’. L’accordo, detto di local border traffic (LBT), prevede la possibilità di recarsi nel paese terzo per 30 giorni alla volta per massimo 90 giorni in totale all’anno, con un documento a rinnovo periodico. L’accordo ha necessitato la revisione di un regolamento UE sulla questione (normalmente lo status LBT è limitato a un’area di 30 o 50 km attorno al confine), garantendo lo status frontaliero per l’intera oblast’ di Kaliningrad. A seguito di revisione del regolamento UE, l’accordo LBT è entrato in vigore il 27 luglio 2012.

Le relazioni con la Lituania

Il 29 luglio 1991, il governo russo riconobbe nuovamente la Lituania e il 9 ottobre 1991 i due paesi ristabilirono le relazioni diplomatiche.[45] Il presidente Boris Eltsin e il suo omologo Vytautas Landsbergis si incontrarono per discutere delle relazioni economiche e della spinosa questione relativa alle truppe ancora presenti sul suolo lituano (la situazione raggiunse il punto critico nel 1991 con gli Eventi di gennaio).[46] Queste ultime partirono solo tre anni più tardi, nell’agosto del 1993, in quanto Boris Eltsin collegava la questione delle minoranze russe al ritiro delle truppe.[47] Dopo il ristabilimento dell’indipendenza, i capi di stato lituani si sono recati a Mosca solo due volte, ovvero quando le fecero Algirdas Brazauskas nel 1997 e nel 2001 e 2005 Valdas Adamkus.[48][49][50] Stando a quanto riferito, un viaggio programmato per il 1999 a Mosca fu annullato per via delle precarie condizioni di salute di Boris Eltsin.[51] La prima conversazione telefonica ebbe luogo tra Dalia Grybauskaitė e Dmitrij Medvedev nel 2009.[52]

In seguito alla crisi russo-ucraina, le preoccupazioni per l’ambiente geopolitico hanno spinto la Lituania a iniziare a prepararsi per un’eventuale invasione russa. Nel dicembre 2014, la Russia ha effettuato un’esercitazione militare nella vicina Kaliningrad con 55 navi militari e 9000 soldati.[53] Nel 2015, il ministro della difesa lituano Jonas Vytautas Žukas ha annunciato piani di ripristino della coscrizione obbligatoria, abolita nel 2008, per rafforzare i ranghi delle forze armate lituane. Il Ministero della Difesa Nazionale ha inoltre pubblicato un manuale di 98 pagine per i cittadini al fine di tracciare un percorso da intraprendere in caso di conflitto armato e occupazione.[54]

I rapporti tra la Russia e la Lituania, a proposito dell’oblast’ di Kaliningrad, sono talvolta tesi. Nel 2007, una guida turistica lituana ha riprodotto una cartina dell’Europa dove l’exclave russa è stata sostituita da un lago immaginario. L’editore ha descritto questo fatto come “errore tecnico”[5]. La Lituania non ha partecipato al negoziato sull’accordo LBT e si è detta non interessata alla semplificazione del regime dei visti.

 

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