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Svezia – Bandiera

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Svezia - Stemma

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Svezia - Localizzazione

 

Svezia – Localizzazione

 

 

Svezia – Mappa

 

 

La Svezia (AFI: /ˈzvɛt̚tsja/[6]; in svedese: Sverige, [ˈsvæɾʝe][7] ascolta[?·info]), ufficialmente chiamata Regno di Svezia (in svedese: Konungariket Sverige), è uno Stato membro dell’Unione Europea, situato nella penisola scandinava.

Confina con la Norvegia a ovest e con la Finlandia a nord-est; è bagnata dal mar Baltico e dal Golfo di Botnia a est, e dagli stretti dello Skagerrak e del Kattegat a sud-ovest; lo stretto dell’Øresund, che separa la Svezia dalla Danimarca, è dal 2000 attraversato dal ponte omonimo che collega i due Paesi rispettivamente tra Malmö e Copenaghen.

Con i suoi 449 964 km² di superficie la Svezia è il quinto Stato più esteso dell’Europa politica dopo Russia, Ucraina, Francia e Spagna, nonché il terzo dell’Unione. Si estende per una lunghezza di oltre 1 500 km in linea d’aria da nord a sud. La densità della popolazione è bassa e tende a concentrarsi nelle città principali. Il territorio interno è per buona parte occupato da foreste. Lo Stato è ricco di risorse naturali (legname, ferro, acqua) e l’economia svedese permette alla popolazione di godere di uno fra i più elevati tenori di vita al mondo[8][9]: la Svezia è saldamente ai primi posti[10] nelle classifiche dell’ONU sullo sviluppo umano.

La Svezia è una monarchia costituzionale il cui sovrano è, dal 1973, Carlo XVI Gustavo. Il primo ministro è Magdalena Andersson. Lo svedese è lingua ufficiale dal 1º luglio 2009. L’ingresso nell’Unione europea avvenne il 1º gennaio 1995.

Fino al XIX secolo la Svezia era, invece, uno degli Stati più poveri d’Europa[11][12]. In seguito, lo sviluppo dei trasporti permise un intenso sfruttamento delle sue risorse naturali (legname e ferro), fattore che portò a un vigoroso sviluppo. Un elevato livello di istruzione e le liberalizzazioni economiche contribuirono, alla fine dell’Ottocento, all’affermarsi di un’avanzata industria manifatturiera. I primi decenni del XX secolo furono caratterizzati dall’affermarsi dello stato sociale, che rimane tra i più efficienti al mondo[13][14][15].

 

Storia

Esistono prove sufficienti a sostenere che l’area comprendente l’attuale Svezia fu colonizzata durante l’età della pietra, quando i ghiacciai dell’ultima era glaciale si ritirarono. Si crede che i primi abitanti fossero cacciatori e raccoglitori, che vivevano principalmente di quello che il mare offriva loro.

Alcuni indizi avallano l’ipotesi che la Svezia meridionale fosse densamente popolata durante l’età del bronzo scandinava, in quanto sono stati rinvenuti i resti di alcune grosse comunità commerciali.

Tacito, autore romano, parlava nel De Origine et situ Germanorum del potente e numeroso popolo degli Sueoni (Svear in norreno), i quali avrebbero dato origine al nucleo statale della futura Svezia. Infatti il nome Sverige (“Svezia” in svedese) deriva da Svea rike (“regno dei Sueoni”).

Durante il IX e X secolo fiorì in Svezia la cultura vichinga, o più precisamente Varega, con commerci, incursioni e colonizzazioni che si estendevano principalmente verso est in direzione dei Paesi Baltici, della Rus’ di Kiev e del mar Nero.

Nel 1397 le tre nazioni di Norvegia, Danimarca e Svezia furono unite sotto un unico monarca costituendo l’Unione di Kalmar. L’Unione di Kalmar ebbe carattere personale e non politico e durante il XV secolo la Svezia resistette ai tentativi di centralizzare il governo sotto il re danese, fino al punto di giungere alla ribellione armata. La Svezia si separò nel 1523, quando Gustav Eriksson Vasa, più tardi conosciuto come Gustavo I di Svezia, ristabilì la separazione della Corona Svedese dall’Unione.

Il XVII secolo vide la Svezia emergere come una delle grandi potenze europee, grazie alla sua vittoriosa partecipazione, cominciata dal re Gustavo Adolfo, nella Guerra dei Trent’Anni. Questa posizione sarebbe crollata nel XVIII secolo quando l’Impero russo prese le redini del nord Europa durante la Grande Guerra del Nord. Decisiva fu la Campagna di Poltava, nell’Ucraina centrale, combattuta nel luglio 1709, nella quale l’esercito svedese, comandato dal Feldmaresciallo Rehnskiöld e dal re Carlo XII, costretto su una barella da una ferita, venne pesantemente sconfitto dall’esercito russo di Pietro il Grande. Cent’anni dopo, nel 1809, inoltre, la Russia divise la metà orientale della Svezia, creando la Finlandia come un granducato Russo.

La storia recente della Svezia è stata pacifica, l’ultima guerra è stata la campagna contro la Norvegia nel 1814 che stabilì un’unione dei due paesi dominata dalla Svezia. L’unione venne dissolta pacificamente nel 1905. La Svezia rimase neutrale durante la Prima guerra mondiale.

La Seconda guerra mondiale la vide nuovamente neutrale (anche durante la Guerra d’inverno), nonostante l’invio di materiali non utilizzabili per fini bellici e la partecipazione, a fianco dei finlandesi, di alcuni volontari svedesi. L’esercito tedesco ebbe grandi depositi di rifornimenti a Luleå, le ferrovie svedesi, per un accordo con i tedeschi, offrirono il trasporto dei militari in licenza, l’esercito tedesco inoltre utilizzò, noleggiandoli, camion e autisti svedesi per il trasporto di rifornimenti verso il fronte orientale[19][20][21].

Un avvenimento che ha segnato la storia svedese è stato l’assassinio, nel 1986, del primo ministro Olof Palme; questo delitto è rimasto irrisolto.

 

Politica

La Svezia è una monarchia da quasi un millennio, con la fiducia controllata del parlamento fino al 1866, e il potere legislativo condiviso tra il re e il parlamento (fino al 1975). Il potere esecutivo era diviso tra il re e un nobile fino al 1680, successivamente si passò al governo autocratico del re. Come reazione al fallimento della grande Guerra del Nord, venne introdotto il parlamentarismo nel 1719, seguito da tre differenti versioni di monarchia costituzionale nel 1772, 1789 e 1809, l’ultima delle quali garantiva svariate libertà civili, e per poi divenire una monarchia parlamentare.

Il parlamentarismo venne reintrodotto nel 1917 quando Gustavo V di Svezia, dopo decenni di lotta, accettò di nominare dei gabinetti appoggiati dalla maggioranza del parlamento, seguito dal suffragio semplice e universale, introdotti nel 1918-21. Il parlamentarismo fu sostenuto dal suo successore Gustavo VI Adolfo di Svezia fin quando una nuova costituzione nel 1975 abolì il potere politico del monarca. Il re rimane come formale, ma puramente simbolico, capo dello Stato, con funzioni principalmente cerimoniali.

La socialdemocrazia ha giocato un ruolo politico dominante sin dal 1917, dopo che i riformisti confermarono le loro forze e i rivoluzionari lasciarono il partito. L’influenza socialdemocratica sulla società e il governo è spesso descritta come egemonica. Dopo il 1932 i gabinetti sono stati guidati e dominati dai socialdemocratici con l’eccezione di pochi mesi nel 1936, sei anni dal 1976 al 1982 e tre anni dal 1991 al 1994.

Nel 2006 il Partito Socialdemocratico Svedese, guidato dal ministro di Stato uscente Göran Persson, venne sconfitto alle elezioni legislative; la sua coalizione di centrosinistra si fermò infatti al 46%, mentre la coalizione di centrodestra raggiunse il 48% dei voti, portando a capo del governo Fredrik Reinfeldt.
Il 19 settembre 2010 la coalizione di centrodestra è risultata nuovamente la più votata, con il 49,2% dei voti; la coalizione di centrosinistra ha avuto invece il 43,7%. L’unico altro partito a superare la soglia di sbarramento (fissata al 4%) è stata la coalizione di estrema destra Democratici di Svezia, che ha avuto il 5,7%: l’ingresso in Parlamento per la prima volta dell’estrema destra ha impedito al governo uscente di tenere la maggioranza assoluta dei seggi, fermandosi a 172 seggi su 349 contro i 175 richiesti.

Costituzionalmente, il parlamento unicamerale o Riksdag, di 349 membri, è l’autorità suprema in Svezia. Può modificare la costituzione e le sue leggi non sono soggette a revisione giudiziaria. Nuove leggi possono essere promulgate dal gabinetto o dai membri del parlamento. I parlamentari sono eletti con il sistema proporzionale e dispongono di un mandato quadriennale.

La Costituzione della Svezia risale al 1974. La costituzione può essere modificata dal Riksdag; la procedura di revisione richiede una maggioranza qualificata e una conferma dopo le elezioni generali successive.

Il sistema giudiziario è diviso tra corti con regolare giurisdizione civile/penale e corti speciali con responsabilità sui contenziosi tra i cittadini privati e il governo o le autorità municipali. La legge svedese è codificata e il sistema giuridico consiste di corti locali, corti d’appello regionali e una corte suprema.

Nel 2015, le donne in parlamento raggiungono il 44,7% dei deputati svedesi, si tratta di una percentuale altissima, la più alta fra i Paesi europei. Nel governo svedese 13 ministri su 24 sono donne.

 

Difesa

L’esercito svedese è composto da 16 900 unità, cui si aggiungono 262 000 riservisti[36] ed è altamente specializzato. Il servizio militare non è più obbligatorio dalla metà del 2010 per decisione del governo svedese. Le forze armate svedesi sono quattro: Esercito, Aeronautica Militare, Marina Militare, a cui si aggiungono i riservisti. Tradizionalmente neutrale, la Svezia ha aderito al programma della NATO “Partnership for Peace”, ed è presente in Afghanistan con 180 soldati nella città di Mazàr-i sharìf.

 

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